A camminare nella neve sul Monte Pora

Quest’inverno tropicale dal cielo perennemente blu mi ha fatto venir voglia di neve e di quell’aria fredda che pizzica gli occhi e la punta del naso. Monte Pora 3

Ad inizio febbraio, durante le uniche due giornate di pioggia decisa e ininterrotta, non ho pensato – forse annebbiata dal letargo – al fatto che ciò equivalesse, in montagna, allo srotolarsi di un enorme tappeto bianco ispessito dalla neve.

Alle montagne non penso molto. Sebbene non si assentino mai dallo sfondo a nord di Bergamo, in genere le guardo giusto per accertarmi che ancora siano lì a dare un tocco più robusto all’orizzonte. Dopo quelle due domeniche di pioggia, però, è diventata una provocazione quel telo bianco di cui si erano vestite le vette più alte. E da lì a pochi giorni la voglia di neve e di fuga si è fatta troppo insistente.

Così un sabato mattina, mi sono svegliata presto, ho preparato lo zaino e sono tornata alla conquista del Monte Pora, la montagna dove ho imparato a sciare quando avevo dieci anni. Ora non scio più, ma è rimasto in me il richiamo di quel paesaggio bianco sospeso ben oltre i mille metri. E alla fine è stato lui, il Monte Pora, a riconquistare me.

Monte Pora 2

In montagna, sulla neve, finalmente ci sono tornata, ma a piedi. Se è vero che non ho il coraggio al momento di rimettermi, dopo tanti anni, a sfrecciare sugli sci; é anche vero che non è di velocità, frenesia e scarponi ingombranti che ho bisogno, ma di rallentare e sentirmi leggera. E per questo è perfetto il pianeta ovattato e morbido che si crea in un immenso spazio ridisegnato dalla neve.

Sento ultimamente il bisogno di avere a portata di mano un luogo per una fuga anche solo di mezza giornata. Tra febbraio e marzo questa fuga, è diventata, per quattro volte, un appuntamento settimanale fisso che ho atteso con impazienza tra un sabato e il successivo.

Perché camminare, circondata solo dalle punte verdi di piccoli boschi e dalla tridimensionalità dell’orizzonte in un moltiplicarsi di vette, equivale ad illudersi di sospendere tempo e pensieri, mentre ad avvolgermi c’è un abbraccio di bellezza e silenzio.

Monte Pora 1

Camminare nella neve significa seguire le scie bizzarre dei gatti delle nevi, affondare i piedi su un terreno accogliente che sostiene, senza la supponenza polverosa e dura delle strade che si percorrono tutti giorni.

Perché la neve, calpestandola, risveglia la voglia di giocare a creare nuovi sentieri e nuove forme e di provare ad affondare di più, senza aver paura di cadere.

© Riproduzione riservata – Immagini de La Sere

P.S. Ringrazio Visit Presolana per i consigli sull’itinerario Baita Termen – Monte Alto – Rifugio Maggiolini. Senza di loro chissà quanto altro tempo avrei lasciato passare prima di tornare a riscoprire il Monte Pora!

A camminare nella neve sul Monte Poraultima modifica: 2019-03-21T23:42:11+01:00da lesenedelase
Reposta per primo quest’articolo