Il grande peccatore di Ferruccio Parazzoli

Il grande peccatore di Ferruccio Parazzoli è un romanzo su Fëdor Michajlovič Dostoevskij raccontato nei suoi aspetti più oscuri. Le anti-memorie sono opera della voce narrante del libro: un insistente ammiratore che, negli anni precedenti la pubblicazione di Delitto e Castigo, ha vissuto a stretto contatto con Dostoevskij e contribuito all’immaginario utile alla nascita del romanzo.close Edimburgo

Di quest’uomo, che per invidia avevo fatto modello e sosia di me stesso, io, Vrazumichin futuro Razumichin, racconterò la vita di quegli anni di fuoco.

Quando incontra Dostoevskij, Vrazumichin è uno squattrinato ventenne copista nella redazione del Contemporaneo a Pietroburgo. Con l’occhio avido dell’aspirante scrittore ne coglie subito la doppiezza di genio e animo morboso, già incontrata nella lettura delle sue opere. Se in Notti bianche è lampante quel talento narrativo difficile da raggiungere, in Povera gente c’è un ripugnante animo malato.

Di fronte al grande narratore Vrazumichin è mosso da un amore, una passione impastata di ammirazione, invidia e curiosità: vuole scavare ossessivamente nell’anima di Dostoevskij. Alcuni anni dopo, quando lo scrittore esce dal carcere siberiano di Omsk, è pronto a tallonarlo. Lo va a trovare nel suo alloggio a Semipalatinsk e gli dice che vuole seguirlo ovunque. Riesce così a strappargli il patto che gli permetterà di essere la sua ombra per diversi anni.

Sarai il mio diario, di me che non tengo diari intimi, che è pubblico tutto ciò che scrivo. Tu penserai quello che io ho già pensato, ma soltanto i miei pensieri più insulsi, più abietti, mi porterai dinnanzi.

Dostoevskij è un vorace divoratore della realtà, ha l’abitudine di setacciare le cronache di delitti e suicidi e per strada appunta su un taccuino dettagli di ciò che osserva. È attratto dagli abissi più profondi della condizione umana. Miseria, sofferenza e umiliazione sono i luoghi privilegiati in cui fruga in cerca di azioni immorali e violente.

Con le donne patisce e agisce ipnotizzato da sentimenti contrastanti: innamoramento improvviso, senso di colpa, gelosia, premura, umiliazione e abbandono. Ma per Dostoevskij sopra ogni cosa ci sono il chiudersi in una camera a riempire fogli con la sua scrittura disordinata e la periodica rincorsa di rubli da giocarsi fino all’ultimo al tavolo di un casinò.

Catapultato nella vita dello scrittore russo, Vrazumichin assume il ruolo oscuro del personaggio fondamentale che non deve mai comparire ufficialmente. Trascorre intere notti ad ascoltarlo, gli allunga soldi e si immischia nelle sue incomprensioni amorose. L’ambiguo fascino di Dostoevskij riesce a condurlo fino al plagio di un uomo disperato per raccogliere materiale indispensabile al grande narratore nella stesura del prossimo romanzo.

Io, in vita mia, ho solamente portato all’estremo quel che voi non avete osato portare neppure a metà strada.

Il grande peccatore è tra i cinque libri finalisti dell’edizione 2020 del Premio Nazionale di Narrativa Bergamo.

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Il grande peccatore di Ferruccio Parazzoliultima modifica: 2020-03-23T23:58:13+01:00da lesenedelase
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