Buoni propositi per il rientro e non solo

I giorni di ferie per me sono ormai agli sgoccioli, urge godersi gli ultimi momenti preziosi e fare una lista dei buoni propositi per il rientro.

Sono dell’idea che la questione rientro vada gestita a monte, quindi se siete tra i fortunelli che stanno facendo il count down perché è finalmente il vostro turno per partire e pensate che il problema sia solo cosa mettere in valigia, secondo me vi sbagliate di grosso. strada

Per rientrare al meglio è necessario capire che significato si dà alle ferie. Che si tratti di puro ozio, più tempo per i propri cari, scoprire posti nuovi o viversi una vacanza avventurosa, per prima cosa è bene, secondo me, chiarirsi da cosa vogliamo staccare o preservarci nel periodo di ferie. Per poi, a vacanza conclusa, capire se abbiamo raggiunto l’obiettivo prefissato, o viceversa, cosa ce lo ha impedito. A questo punto anche se tutto è andato secondo le aspettative, chi come me, al rientro, non pensa cosa delle ferie vuole e può portarsi nella vita di tutti i giorni?

Per quanto mi riguarda, le vacanze, così come il weekend, sono il tempo di cui posso disporre liberamente, quel tempo che deve essere il più possibile disgiunto e depurato da qualsiasi routine. E’ importante vivere ritmi diversi e dedicarmi a interessi ed esperienze così come non mi è possibile fare durante il periodo lavorativo.

Ma gestire il tempo libero può essere più difficile che rispettare i ritmi di tutti i giorni, il non far nulla può per me facilmente trasformarsi in noia o nuova routine. Così la mia scommessa è saper trovare il giusto compromesso tra relax-ritmi più lenti-distacco dalla quotidianità e visitare posti nuovi-riscoprire/coltivare interessi-rivedere persone che durante il resto dell’anno è difficile frequentare.

Da un paio d’anni già dal secondo/terzo giorno punto la sveglia verso le 8.30/9.00, faccio una colazione con calma, leggendo qualche pagina di un libro e decido come godermi la giornata fino in fondo. Essendo di temperamento piuttosto pigro devo comunque un minimo pianificarmi la giornata e pormi un limite orario entro il quale uscire di casa o uscire dall’ozio. Diversamente arriverei a sera rimpiangendo di non aver fatto almeno un tuffo, un giro in bici o un aperitivo con un’amico.

Le ferie degli anni scorsi mi hanno permesso di riscoprire ad esempio il piacere di spostarmi con la bicicletta. Ultimamente durante la bella stagione per andare a lavorare, giornalmente sostituisco volentieri il viaggio in autobus con la bici, anche solo per fare un pezzo di strada. La stessa cosa vale per l’attività fisica, finché le giornate sono lunghe e c’è una temperatura gradevole, al posto di una seduta in palestra, faccio una passeggiata all’aria aperta.

Quel che cercavo quest’anno – oltre al riposo, sguazzare abbondantemente nell’acqua e trascorrere del tempo in relax con i miei cari – era dedicarmi alla scrittura. Propizie si sono rivelate alcune sere (non poi così nere) e alcune ore della mattinata, durante le quali ho costruito le basi di questo blog e mi sono misurata con il tempo che potrò effettivamente dedicarvi, una volta tornata alla tanto sospirata quotidianità. sentiero

Ma la vera scommessa è stato trovare un equilibrio con il tempo da trascorrere al pc, senza chiudermi per intere giornate in casa, lasciando che il sole vegli sul mio posto vuoto in spiaggia o che l’attività solitaria dello scrivere si sostituisse in toto con quel minimo di vita sociale, imprescindibile per l’essere umano che non aspiri a vagare perennemente nel mondo parallelo dei social e del web.

Certa che la levataccia sarà comunque un trauma, che la spiaggia mi mancherà, che sarà una tragedia vedere le giornate che si accorciano, rientro con negli occhi l’immagine dei posti nuovi che ho scoperto e con in tasca l’album delle esperienze arricchito del tempo trascorso con i miei cari, con gli amici di sempre e anche con nuove conoscenze.

Rientro sicuramente riposata e ancor più con l’entusiasmo che provare a scrivere con regolarità è un sogno che posso realizzare e che magari un domani, chissà, potrà diventare anche un mestiere.

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Buoni propositi per il rientro e non soloultima modifica: 2016-08-28T23:34:16+02:00da lesenedelase
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