Un bene al mondo di Andrea Bajani

Il libro Un bene al mondo di Andrea Bajani è una storia per adulti raccontata da un bambino. bambino che legge

Gli elementi sono molto semplici: un bambino, protagonista senza nome, che vive in un paese, anch’esso senza nome, vicino al confine e ai piedi della montagna. E’ il paese in cui il bambino abita sin dalla nascita, è il posto che perennemente osserva nella disposizione di luoghi e nell’accadere di incontri. E’ lo spazio in cui si muove, esplorandolo e scoprendolo un pezzo alla volta, lasciandosi interrogare anche dalla curiosità di quel che ci può essere oltre.

Il bambino, così come altri personaggi del libro, ha sempre con sé il suo dolore. Il dolore qui prende le sembianze dell’amico più fedele all’uomo: il cane. E proprio come un cagnolino il dolore è a volte docile a volte irruento e imprevedibile, può scappare, ma poi torna a cercare il suo padrone. Si sdraia sotto il tavolo vicino ai piedi e chiede un po’ di attenzione, una coccola o qualcosa da mangiare. Spesso si limita semplicemente ad essere accanto al suo padrone osservando e seguendo il suo passo.

Il paese è nel disegno infantile dell’immagine di copertina. Ricorda quelle illustrazioni che escono dai libri tridimensionali pop up e che aprendo balzano fuori e prendono forma. Luoghi ed elementi sono molto semplici, così come lo sono nello sguardo di un bambino: una casa a cubo da cui entrare e uscire, dove ci sono i genitori, una cucina e poche altre stanze. Fuori: l’asilo, il bar, le panchine del parco, la stazione con un tratto di binari, il bosco, i palazzi al di là della ferrovia, il cimitero.

libro pop up

A casa c’è una madre che parla poco e un padre a volte contento a volte chiuso nei suoi problemi. Fuori ci sono i bambini della panchina e gli adulti del bar con lo sguardo puntato su chi passa. E poi c’è la bambina sottile con il suo dolore piccolo e spelacchiato. Il bambino fa di tutto per conoscerla e la invita a scoprire insieme il paese.

Ognuno ha il suo dolore, che qui è presenza allo stesso tempo rassicurante e inquietante. Ci sono paure e preoccupazioni e, come in tutti i paesi, accadono fatti anche molto spiacevoli che spezzano legami d’amore e gettano in un buio profondo. Ma non sono mai, per il bambino, motivo sufficiente per arrendersi nella ricerca e scoperta. E quando è ora di avventurarsi oltre il paese, un altro bambino sta già iniziando la sua avventura.

“Se questa fosse una favola, non ci sarebbe nulla da dire perché sarebbe normale. Ma è normale anche in una storia per grandi. Chiunque va via, infatti lascia sempre a chi resta un altro identico a sé”.

Un bene al mondo è tra i cinque finalisti dell’edizione 2017 del Premio Nazionale di Narrativa Bergamo.

© Riproduzione riservata – Immagini da Pixabay

Un bene al mondo di Andrea Bajaniultima modifica: 2017-03-07T12:40:25+01:00da lesenedelase
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