Il Ponte nel Cielo e il Sentiero dei Ponti

Questa volta è papà a prendere l’iniziativa. Nel pieno smarrimento che mi avvolge ad inizio autunno, tra un sole che ha sempre più fretta di tramontare e il bisogno di stare ancora un po’ in mezzo alla natura, la proposta di andare in Valtellina a scoprire il Ponte nel Cielo sembra perfetta.

Ponte nel Cielo

La lunga traccia d’acciaio sospesa nel vuoto inizia ad intravedersi già poco prima di arrivare a Campo Tartano, ma solo oltre il piccolo centro abitato è ben visibile il suo timido tentativo di congiungere il profondo canalone verde tra i due lati della val Tartano. Da lontano il ponte sembra un filo in attesa di un abbondante bucato da stendere.

Il Ponte nel Cielo è una passerella tibetana, srotolata in 234 traballanti metri di lunghezza a 140 metri di altezza sopra il torrente Tartano. Il punto più profondo della valle che si vede dal ponte è proprio il letto che il corso d’acqua si è scavato ben nascosto in un fitto verde.

Il rumore dei violenti getti d’acqua delle chiuse della diga di Colombera attira l’attenzione verso il fiume e un lago artificiale. Il Tartano prosegue poi la sua corsa in direzione della Valtellina, e un po’ più a valle si infila sotto il ponte di Frásnìi, che lo attraversa con meno ambizione rispetto al Ponte nel Cielo, è un piccolo ponte di ferro e legno e passa sul torrente guardandolo da pochi metri.

Sentiero dei Ponti - fontana

Di per sé l’esperienza del Ponte nel Cielo si esaurisce abbastanza in fretta, lascia però in chi lo attraversa il desiderio di andare oltre e scoprire cosa nasconde almeno un pezzo di tutto quel verde intorno.

Papà ha letto sulla rivista Orobie di un sentiero ad ellisse che parte proprio dal ponte. Mi ha dato le fotocopie dell’articolo da tenere nello zaino e ha tutta l’intenzione di percorrerne buona parte.

Decidiamo così di seguire il sentiero che sale completamente inghiottito dal bosco. Lungo il cammino c’è quella strana euforia di un passo accompagnato dalle forme e dai colori dei funghi. Ci sono anche i miei preferiti, quelli delle fiabe, tanto velenosi quanto affascinanti, col cappello rosso e le lentiggini bianche.

Ci lasciamo guidare dall’insegna “Sentiero dei Ponti”, cercando di orientarci con la mappa che per fortuna mamma ha preso al check in del Ponte nel Cielo. Continuiamo a salire nel bosco andando avanti un po’ a rilento tra l’indecisione di andare o tornare.

E alla fine tra un ponte e l’altro camminiamo per quasi quattro ore. A trascinarci sono le diverse bellezze che incontriamo lungo il percorso, per noi sono come le briciole di Pollicino, pian piano ci attraggono fino a farci completare gran parte del Sentiero dei Ponti.

mulattiera Vicima Campo Tartano

E’ difficile resistere all’essere circondati da abeti e felci, ai piccoli villaggi di casette di pietra, alle fontane scavate nel legno e a un silenzio rotto solo dalla foga dello scorrere dell’acqua o dal raglio di qualche asino al pascolo chissà dove nella vallata.

Ma ancor più è difficile resistere ai ponti. Il primo è il ponte della Pèscia, un ponticello di legno che sovrasta un piccolo corso d’acqua che spezza il sentiero proprio in mezzo al bosco. Il secondo è il ponte della Corna, più robusto e fatto di legno e acciaio. E’ lungo diversi metri e si affaccia su uno spettacolare canyon con rapide e cascate.

Questo ponte segna il passaggio da una parte all’altra della valle ed è un gran sollievo per i nostri occhi. Un po’ meno per le nostre gambe quando scopriamo poco più avanti quel che ci aspetta: risalire una scalinata naturale di rocce scure e felci verdissime.

Lo spettacolo ricorda i film ambientati nella foresta Amazzonica, ma la salita sembra infinita. Dopo la lunga discesa al ponte, in cui per un tratto temevamo di aver perso il sentiero, non ci aspettavamo un ulteriore e improvviso impennarsi del cammino. Per fortuna, una volta riemersi in un altro tratto di bosco, finalmente arriviamo – come promesso dalla mappa – al punto in cui l’ellisse tracciata dal percorso svolta e inizia a scendere verso Campo Tartano.

galleria mulattiera Vicima Campo Tartano

Ma non è finita, poco dopo ci aspetta un nuovo incanto: prima il vecchio ponte della Vicima, interamente ricoperto da un tappeto di prato color verde accecante, poi l’antica strada mulattiera si infila in una galleria scavata nella roccia. La sagoma del piccolo tunnel è un sovrapporsi a matrioska di forme irregolari e tondeggianti, e chissà perché a me ricordano l’urlo di Munch.

Usciti dalla galleria troviamo gli asini, molto probabilmente quelli che sentivamo ragliare lungo tutto il cammino, e subito dopo finalmente il sentiero si ricongiunge con la strada che porta a Campo Tartano.

Vedendo il paese in lontananza, siamo certi che ormai manca poco e già pregustiamo un piatto di polenta e un tagliere di salumi della Valtellina.

Campo Tartano (SO), 28 settembre 2019

© Riproduzione riservata – Immagini de La Sere

Il Ponte nel Cielo e il Sentiero dei Pontiultima modifica: 2019-10-14T22:54:29+02:00da lesenedelase
Reposta per primo quest’articolo