Cornovaglia che ispira

Se avete scoperto da poco la vostra vena creativa, o volete rispolverarla ma non sapete da dove cominciare, fate un viaggio in CornovagliaChe si tratti di tavolozza e pennelli, carta stampata o della vostra reflex poco importa: nella punta all’estremo sud ovest del Regno Unito è impossibile non trovare l’ispirazionecornovaglia

Non so se è perché stavo leggendo un saggio su Virginia Woolf o lo zampino ce lo ha messo il film Questione di Tempo, ma ad inizio anno ho iniziato ad avere questa idea in testa di fare un viaggio in Cornovaglia.

È la prima volta che il fascino di un luogo mi folgora così da sé, senza che si trattasse di questioni di famiglia, né che qualcuno me ne parlasse con entusiasmo di ritorno da un viaggio o un’amica scegliesse di trascinarmi con sé verso una meta da lei prescelta. Dopo essermi fatta un’idea sfogliando qualche guida, ho trovato una formula viaggio organizzato con in programma trekking vista mare abbinati ad alcune delle principali cittadine. E sono partita, certa che lì avrei riscoperto qualcosa che mi appartiene.

In Cornovaglia ho trovato dei paesaggi naturali per me nuovi e da incanto. Le strane geometrie delle coste rocciose sono ornate da arbusti di diverse gradazioni di verde e da tappeti di fiori dai colori arancio, bianco, giallo, violetto, azzurro e rosa. fiori cornovaglia Sulle ampie spiagge bianche o grigie ci si sente un puntino in un’immensità. E ovunque si è in compagnia di mucche, pecore e capre al pascolo sorvolate dall’incursione dei gabbiani.

I piccoli centri abitati sono un insieme di cottage di colori chiari ordinatamente sparpagliati sulle colline che sovrastano le alte scogliere rocciose o raggruppati e incastonati in avvallamenti che abbracciano l’oceano.

Questo concentrato di meraviglie dalla natura e dell’ingegno umano è stato fonte di ispirazione per grandi scrittori. Diversi romanzi di Rosamunde Pilcher sono ambientati nei posti più significativi della Cornovaglia: Penzance, Land’s End, Newquay, St. Michael Mount.

Da un racconto di Daphne Du Maurier, scrittrice britannica vissuta per diversi anni a Fowey, Alfred Hitchcock prese spunto per il film Gli Uccelli. Virginia Woolf scrisse Gita al Faro restando affascinata dal faro di Godrevy, che sorge su un isolotto di fronte alla costa di St. Ives. E che dire della leggenda dei cavalieri della tavola rotonda ambientata su un promontorio a picco sul mare a poca distanza da Tintagel? Lì si possono ammirare le rovine del castello dove si dice nacque Re Artù.

La Cornovaglia è ancora oggi un continuo fermento di arti, ne sono testimonianza le vetrine di piccole gallerie d’arte che si mescolano tra i negozi, ma anche i teatri, i musei e i festival musicali. Difficile stabilire quale sia il luogo più significativo, ma senza dubbio l’essenza della Cornovaglia per me è a St. Ives.

panchina

Se contemplate l’oceano da una delle immense spiagge bianche su cui si affaccia il centro abitato, alle vostre spalle c’è la Tate St. Ives, una galleria d’arte. Qui, la bellezza che l’uomo ha rappresentato su tela e nell’arte scultorea contempla l’incanto della natura disegnato dall’inspiegabile e perfetto senso estetico di Dio.

In Cornovaglia, qua e là, sulle scogliere, lungo la strada e sui sentieri è frequente trovare una panchina, ognuna per me rappresenta e rinnova l’invito a scegliere il panorama di fronte al quale fermarsi in attesa dell’ispirazione.

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Cornovaglia che ispiraultima modifica: 2016-08-04T17:23:17+02:00da lesenedelase
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