La fine della storia di Luis Sepúlveda

La fine della storia di Luis Sepúlveda è un romanzo noir ambientato in Cile che ha come protagonista un ex guerrigliero dell’Esercito di Liberazione Nazionale. Reclutato dopo diversi anni per una nuova missione, torna in contatto con quel passato che vorrebbe dimenticare, la situazione però gli offre anche un’inaspettata possibilità di riscatto.

ombra molo Tolone

Non importa dove stiamo andando, l’ombra di ciò che abbiamo fatto e siamo stati ci perseguita con la tenacia di una maledizione.

Una telefonata irrompe nella villa di Juan Belmonte a Puerto Carmen, nel 2010 si crede ormai al sicuro, da vent’anni conduce una vita semplice e tranquilla sull’isola di Chiloé insieme a Verónica, ma Kramer e Slava hanno di nuovo bisogno di lui.

Belmonte è stato a fianco del presidente Allende fino al colpo di Stato del 1973. Nel 1977 inizia l’addestramento come sniper, tiratore scelto, all’accademia Malinovskij sotto il comando del colonnello Slava, ufficiale del KGB. Da Mosca viene mandato a combattere in Bolivia e in Nicaragua. Poi, con l’ascesa di Pinochet e lo sgretolarsi del socialismo, finisce in esilio ad Amburgo dove non è nient’altro che un ex guerrigliero sopravvissuto. E infine accetta di lavorare come mercenario di Kramer, un uomo d’affari che si occupa di faccende complesse e molto delicate dal punto di vista della legalità, con l’unico obiettivo di avere soldi da mandare a Verònica.

Belmonte ha conosciuto Verònica durante le manifestazioni del Partido Socialista, con lei ha pianto i primi compagni morti ma poi, quando la clandestinità l’ha imposto, sono stati costretti a separarsi. Dopo anni la ritrova in Cile provata dalle torture dell’Opicina, un organismo repressivo del regime. A quel punto sceglie di ritirarsi da tutto e dedicarsi soltanto a lei. Verònica è una delle vittime di Villa Grimaldi, il centro di detenzione degli oppositori politici a Pinochet, ai violenti interrogatori del cosacco Miguel Krassnoff ha resistito sempre e solo con il silenzio, un mutismo che ancora la protegge da quei ricordi.

Il Cile ora è un paese democratico, ma qualcuno si nutre ancora dei fantasmi della sua storia: un gruppo di nostalgici russi considera il cosacco Krassnoff un’eroe e organizza una spedizione in Cile per farlo evadere dal carcere. Salamendi e Espinoza, due ex guerriglieri cileni, tornano in patria con un piano di vendetta. All’ombra di una nuova alleanza economica tra Cile e Russia, Kramer e Slava coltivano nuovi interessi, a Belmonte chiedono di trovare i due cileni e lui non può tirarsi indietro: da Kramer ha ottenuto le migliori cure per Verònica e la promessa di essere lasciato in pace. Per Belmonte intercettare Salamendi e Espinoza non è difficile, sono ex compagni dell’accademia Malinovskij, non si aspetta però che il vis a vis gli riservi anche l’opportunità di chiudere un conto con il passato.

La faccenda è tutta qui: ci toglieremo la soddisfazione che la storia sembrava averci negato per sempre, tovarišč. Scriveremo la fine della storia.

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PS Quando ho saputo della morte di Luis Sepúlveda mi sono ricordata di un libro che mi hanno regalato qualche anno fa a Natale, leggerlo e provare a recensirlo qui è il mio piccolo tributo allo scrittore scomparso lo scorso 16 aprile.

 

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La fine della storia di Luis Sepúlvedaultima modifica: 2020-04-30T23:56:09+02:00da lesenedelase
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