Viaggio a Zara: musei by day e by night

Il cielo di Zara in questi giorni non ha mai fatto brutti scherzi, solo un paio di pomeriggi un velo di nuvole ha nascosto il sole e sospeso lo spettacolo del tramonto. Eppure lo sfizio di andare per musei a Zara, inizialmente previsto come piano B in caso di maltempo, me lo sono tolto lo stesso. Museo vetro antico - Zadar

Non amo stare tutto il giorno a cuocere al sole e tanto meno darmi a mezze giornate di shopping, così Zara si è offerta di tenermi buona compagnia nelle ore più calde con l’invito a varcare la soglia di alcuni suoi musei e mostre, proposta che si è rivelata interessante anche per il dopo cena.

Il viaggio tra esposizioni artistiche e reperti storici della città è iniziato una sera con la Mostra Dalì Surrealist Worlds allestita nel Palazzo del Rettore. Salvador Dalì è uno dei pochi che ai tempi del liceo mi avevano affascinato durante le lezioni di storia dell’arte.

L’artista spagnolo mi aveva conquistata con i suoi orologi sciolti, gli elefanti e le forme allungate. I disegni di Dalì sono visioni che rivelano cosa succede ad affidarsi al mondo dell’immaginazione. Piccoli viaggi che danno accesso ad un universo parallelo dove le figure e lo scorrere del tempo hanno una forma diversa, o semplicemente la dimensione di realtà è una variabile poco importante rispetto a luce, grazia, energia e movimento.

Mostra Dalì - Zadar

E oggi, che mi lascio di più affascinare dagli artisti, in queste visioni sento un’affinità con il processo creativo della lettura e della scrittura. Ritrovare Dalì a Zara, in una città di mare una sera d’estate e lasciarsi rapire di nuovo dalle sue linee, colori e forme è la magia di un viaggio a cui mi lascio andare volentieri.

E’ nel pieno della calura di un mezzogiorno che  invece ho cercato rifugio nel Museo del vetro antico. Quel che mi piace di più di questo palazzo è la posizione: piazzato sopra le mura, da una parte guarda la Old Town e dall’altra si affaccia sul canale del Ponte Grande.

E se la luce piena di una giornata di agosto fuori è pesante, abbaglia e pizzica la pelle, nel museo filtra dalle finestre con discreta eleganza. A piano terra il suo tocco sottile accarezza le linee morbide di sculture moderne di vetro verde-azzurro, mentre al primo piano ridà vita ad antichi bicchieri, boccette, bottiglie, piatti, gioielli e anfore.

mostra Dalì Zadar

Si procede da una stanza all’altra accompagnati dalla narrazione di ciò che è stato il vetro nella storia,  la scoperta, l’uso e impiego, fino ad arrivare alla salone che espone gli antichi oggetti di vetro ritrovati nel Foro Romano di Zara. Ma il gran finale che incanta è il laboratorio posto all’ultimo piano, dove c’è un vetraio che, come un incantatore di serpenti, armeggia con grandi cannucce e pinze e in pochi minuti soffia, cuoce e plasma nuovi oggetti di vetro.

Altra esperienza da fare di sera è il Museo delle Illusioni, si attraversa la città sotto un cielo di stelle e si entra in un piccolo mondo di magia. Sale e corridoi propongono un susseguirsi di specchi, quadri, stanze e rompicapo. Prima ci si diverte un po’ a vedere linee che girano in quadri fermi o storpiature e infinite moltiplicazioni di sé, poi viene svelato il trucco. Razionalità e percezione tendono a confondersi, e non si ritorna così facilmente con i piedi per terra dopo aver letto la didascalia con le istruzioni per l’uso!

Museo illusioni - Zadar

Ed è lì che si crea l’illusione. Se per chi l’ha progettato e allestito, questo museo è un susseguirsi di scherzi e sfide presi in prestito dal solido terreno della scienza, per il visitatore è un continuo prestarsi come cavia per far sì che succeda qualcosa di strano e poi convincersi che era solo frutto di una percezione distorta. Il risultato è una strana euforia appesa a metà tra incredulità e divertimento.

Ma a Zara c’è un museo che come Dr Jekill e Mr Hide ha una versione by day e una by night. Si tratta della Chiesa di San Donato, chiesa sconsacrata che sorge vicino al Foro Romano, e che proprio dai resti romani ha attinto in qualche fase di costruzione o ricostruzione. Il saccheggio è ben visibile, alla base dell’edificio sia all’esterno che all’interno si trovano pezzi di colonne di pietra chiara incastrati tra le altre pietre.

Chiesa San Donato - Zara

Il fascino di San Donato sta nella pianta rotonda e nel forte slancio verso l’alto abbinati a finestre piccole e allungate che ricordano le fessure delle mura di un castello o le celle di un convento.

Se fuori può sembrare austera, all’interno la chiesa, pur non essendo più un edificio religioso, dà ancora quel senso di raccoglimento e riparo preziosi quando ci si rivolge a Dio o semplicemente si ha bisogno di prendere distacco dalla frenesia quotidiana.

Entrando si trova ombra, fresco ma anche una luce che nell’insieme creano una particolare atmosfera di pace e tregua. Poi di notte tutto cambia e San Donato, da ex chiesa e sito archeologico, con il buio diventa un piccolo teatro di spettacoli musicali e giochi di luce.

Zara, 15-25 agosto 2019

© Riproduzione riservata – Immagini de La Sere

Viaggio a Zara: musei by day e by nightultima modifica: 2019-10-07T17:21:41+02:00da lesenedelase
Reposta per primo quest’articolo