Devo ammettere che quest’anno Bergamo sfoggia un look niente male per il rientro: è tutta green mood e giochi di luce.
I maestri del paesaggio si sono dati un gran da fare per un restyling della città all’insegna della vita all’aria aperta immersa nel verde. Probabilmente anche loro sanno quanto è traumatico ritornare al grigiume della vita di tutti i giorni e che il primo pensiero è mettersi al sicuro in un posto in mezzo alla natura.
Mercoledì avevo in agenda uno dei classici appuntamenti da rientro: rivedere un’amica per un rapporto dettagliato sulle ferie, un breve quasi ipocondriaco confronto sui sintomi da rientro e un piano di battaglia per qualche nuova impresa da condividere in autunno.
Mollata l’auto sulle mura, si è scelto di fare quattro passi illuminati dai colori e dalla luce rossastra del tramonto, intrufolandoci per viottoli, strettoie e scalette di quella che è sempre l’indiscutibile location top di Bergamo: Città Alta.
Ma il rientro puntualmente trova il modo di fregarti. È dura quando il cielo resta terso e le temperature non si scollano dai 30 gradi come in questi giorni. L’unico segnale che l’estate intende levare le tende a breve, sono le giornate che sembrano essersi accorciate con la stessa rapidità di un panno che infeltrisce dopo un solo lavaggio sbagliato. Vorrei avere ancora la possibilità di mettermi in ammollo in una distesa d’acqua in mezzo al verde. E invece no.
Ritrovare Bergamo con un nitido tramonto che ridipinge il paesaggio evidenziando la geometria dei volumi e delle forme della città è già indubbiamente un’accoglienza ben augurante. Ma, con il tocco de I Maestri del paesaggio, sono uno spettacolo inaspettato le architetture di piazza Vecchia e piazza Mascheroni ravvivate da tappeti verdi, passerelle di legno, sedie e divani da giardino ed enormi vasi con piante e fiori, così come le torri principali che svettano tra i palazzi illuminate di verde e di blu.
Arrivare in piazza Mercato delle Scarpe, attratti dalla magia della musica new age e da un buio improvviso, e trovarsi in un gioco di luci che proietta foto di fiori e di prati sulle facciate dei palazzi è quell’incatesimo che ti fa sentire a casa, cullandoti per alleviare la nostalgia del mare e delle passeggiate all’aria aperta che ancora hai negli occhi.
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