Non c’è niente che mi possa consolare dalla nostalgia dell’estate. Pian piano semplicemente passa da sé. Ma devo ammettere che, con Fiato ai Libri e Bergamo Scienza, Bergamo ce la mette proprio tutta per farmi ripartire al meglio.
E se anche questo non basta, prima o poi l’autunno tira fuori dal cassetto un immenso telo blu per il cielo e accende i riflettori della perfetta luce di mezza stagione, il sole si impegna a scaldare ancora un pochino e a quel punto è uno spreco di bellezza non uscir di casa.
Con questo post sospendo solo momentaneamente la pubblicazione del mio diario di viaggio a Spalato per raccontare una giornata d’autunno a Bergamo.
Dopo qualche weekend in cui mi sentivo un po’ persa in quei ritmi che già sanno troppo d’inverno, oggi sono uscita presto per andare in città. Ed è tutta colpa di Bergamo Scienza se ho dovuto mettere la sveglia anche oggi, che è sabato e avrei potuto rotolarmi un po’ di più nel mio letto.
La sveglia suona alle 7.00 e il primo round di colazione è a casa in pigiama. Un paio di faccende domestiche e sono pronta a partire. Niente auto, oggi sfrutto il mio abbonamento mezzi pubblici con la formula Io Viaggio Ovunque In Lombardia e prendo il bus. Per il resto – dato che entro domani dovrei fare la mia terza tappa in palestra – mi muovo il più possibile a piedi.
Arrivo a Bergamo verso le 8.30. Ho poco meno di mezz’ora per scegliere il bar del peccato di gola che ho messo in conto per festeggiare la giornata di oggi: una brioche. Poi devo mettermi alla ricerca del Bmw Hub, la sede dei due laboratori di Bergamo Scienza che ho prenotato per la mattinata.
Mi infilo al volo da Tresoldi su viale Papa Giovanni XXIII e prendo una veneziana, ahimé un po’ deludente. La pasta ha la consistenza giusta, è di un morbido avvolgente e si lascia divorare a bocconi generosi, il retrogusto però frena, se potesse parlare, questa brioche confesserebbe che è stata un po’ troppo in compagnia di tranci di pizza o focaccia al formaggio. Che delusione!
La visita inizia con la presentazione dell’auto color ambrato-dorato in spiderman style esposta nel salone. E’ un punto gravitazionale che attrae gli occhi di chiunque in questi giorni passi di qui.
Si tratta di un prototipo che racchiude tutte le tecnologie che si svilupperanno nel mondo delle quattro ruote da qui a cinquantanni. Ce n’è per tutti i gusti: dalla segnalazione di qualsiasi ostacolo ruoti intorno all’auto, al comfort di un interno che diventa salotto mentre alla guida c’è il pilota automatico. Ci sarà anche un Cicerone tutto voice e didascalie touch a fare da guida nei nostri viaggi.
Il giro in Bmw si può fare con l’occhialone cyber della realtà virtuale avvolti in un sedile della serie M. Due selfy effetto chiavi-in-mano sono invece le foto ricordo, che immortalano a fianco e alla guida del bolide, come se lo avessi appena ritirato dal concessionario.
Nei quaranta minuti di pausa tra un laboratorio e l’altro bevo un signor-caffè al bar Pasti Frulli Geleria e prendo un po’ di sole su una panchina del Piazzale degli Alpini. Mentre leggo il programma di Bergamo Scienza e un po’ del libro della Roy, vengo distratta da un numeroso gruppo di persone che a cicli regolari si smaltisce e si rigenera. Aspettano il bus navetta che porta alla zona fiera. E’ il weekend di Creattiva, la fiera della creatività delle arti manuali. Dal centro città in zona Porta Nuova arrivano invece echi, strombazzi e sirene da manifestazione sportiva: è l’onda dei ciclisti che apre il Giro di Lombardia.
La mattinata prosegue con un tour della città a piedi. Da piazzale degli Alpini punto dritta verso città alta: Porta Nuova, Viale Giulio Cesare, Viale Vittorio Emanuele, salita dalle scalette, Porta San Giacomo, mura fino a Porta S. Agostino e ritorno su viale Vittorio Emanuele. Una passeggiata documentata da una lunga sequenza di foto che si arresta solo quando la batteria del telefono segnala un implorante 2%.
La mia mezza giornata cittadina termina leggendo seduta al parco del teatro Donizetti, dopo un caffè e dolcetto – piccolo meritato risarcimento dopo della delusione della brioche di stamattina – dall’infallibile Balzer. Il rientro a casa è per metà a piedi e per metà in bus. Ma non è finita qui. Per la serata, dopo il tradizionale appuntamento con la mia pizza del sabato sera, in programma ho Fiato ai Libri.
Serata d’autore per Fiato ai Libri. Il testo è letto dal regista della rassegna, Giorgio Personelli e da Silvia Fiori, accompagnati dalla colonna sonora live di alcuni ragazzi dell’ITIS Majorana di Seriate. Il pubblico è protagonista con omaggi e votazioni. All’ingresso del teatro regalano un piccolo block notes omaggio di uno degli sponsor e prima dello spettacolo la maggioranza della platea sceglie con voto palese – trattandosi di una storia noir – se vuole conoscere o meno chi è stato il colpevole. Io sono contraria, ma la maggioranza vuole sapere.
Chiudo questo interminabile giorno a notte fonda scrivendo questo post. Non tutti i weekend mi capita di passare una giornata così. Ma è pur vero che volendo so che Bergamo, la mia città, è sempre lì che mi aspetta con tutta la sua bellezza.
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