Gli anni dei ricordi di Diletta Pizzicori è un romanzo che racconta la storia d’amore tra Leticia figlia di un’agiata famiglia inglese e Primo il giardiniere della villa di loro proprietà, l’ambientazione è la Toscana degli anni del Fascismo.
Non si aspettava che potessero provare la stessa cosa, come se ciò che stavano facendo, tutti gli incontri furtivi, le lettere, non fosse che un gioco.
Leticia Parker è figlia di una famiglia di Oxford che possiede una casa a Firenze e una villa a Meretto, in Val di Bisenzio. Negli anni Venti ha vent’anni, non ha ancora trovato marito e d’estate si trasferisce in Italia nelle proprietà di famiglia dove spesso sta da sola.
A Firenze stringe amicizie con Matilde e Ranuccio, con lui in particolare condivide la passione per l’archeologia e il disagio dell’ambivalenza di appartenere ad una famiglia benestante che preserva dalle preoccupazioni economiche e dà la possibilità di coltivare interessi culturali ma impedisce di essere davvero liberi.
Non c’era stato un tempo anche per lei in cui aveva fantasticato di gettare via il cognome, i possedimenti, tutto, non aveva forse vacillato di fronte al futuro che l’attendeva?
A Meretto si innamora di Primo e con lui vive un amore fatto di appuntamenti nel bosco, è un legame destinato a rimanere nascosto ma riesce a sopravvivere negli anni. Leticia è inquieta e sempre alla ricerca del nuovo, con fatica si adegua alla vita d’etichetta fatta di ricevimenti e soggiorni nelle residenze di famiglia attentamente curate dai domestici. Primo invece deve lavorare e fare sacrifici, nel tempo libero si impegna come attivista nei movimenti antifascisti.
A Oxford Leticia dedica gran parte del suo tempo ai libri e alla scrittura, tiene un diario e si racconta nelle lettere che manda agli amici che sono in Italia. Anche con Primo per alcuni anni mantiene un rapporto epistolare, poi la vita porta ognuno sulla strada a cui è destinato: Primo si sposa con una ragazza di Meretto e Leticia vive due matrimoni infelici.
La morte di Primo spinge di nuovo Leticia a scrivere, a raccontare in un manoscritto i ricordi e l’amarezza di quegli anni trascorsi tra Oxford e la Toscana, in cui ha dovuto tenere per sé scelte dolorose e inquietanti verità sulla doppia vita del fratello. Il ritrovamento degli scritti di Leticia permette ai nipoti di Leticia e di Primo, Julia e Fosco, di conoscere meglio parte della storia della propria famiglia.
Ho pensato di scriverti qualche riga, solo qualche riga e poi basta. Invece, guardami, non riesco più a fermarmi!
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