La magia della Cornovaglia mi ha fatto scoprire Daphne Du Maurier

Chi mi conosce sa che la Cornovaglia da circa un anno a questa parte è diventata per me una vera e propria fissazione. E se di solito è uno scrittore a far venire la voglia di scoprire posti nuovi, in questo caso è stata la Cornovaglia a presentarmi la scrittrice Daphne Du Maurier. Il suo nome ricorre spesso in blog e guide di viaggio che parlano dell’estrema punta sud ovest dell’Inghilterracotehele

La maggior parte dei libri di Daphne Du Maurier è ambientata negli elementi storici e nei paesaggi della Cornovaglia. Alla devozione per questa terra, la scrittrice ha dedicato anche due saggi: Cornovaglia Magica e Vanishing Cornwall. In Cornovaglia Magica – l’unico dei due tradotto in italiano – l’autrice intreccia la storia della sua produzione letteraria con il legame profondo che ha stabilito e consolidato negli anni con questa terra.

Va fatta una premessa: Cornovaglia magica è il chiaro esempio di come non ci si debba fidare dell’aspetto del testo. A fare da copertina è, infatti, una foto in controluce di uno scoglio abbracciato da un mare che, per effetto della ripresa, sembra contaminato da una macchia di petrolio. A completare il quadro è un ritratto dell’autrice malamente ritagliato e appiccicato sopra il paesaggio. All’interno, lo scritto è arricchito da fotocopie in bianco e nero di immagini di cui a stento si riesce a comprendere l’iconografia principale.

Già dalla prefazione però l’autrice travolge il lettore con quella Cornovaglia magica che è stata per lei fondamentale sin dal primo giorno in cui, nel 1926, vide Fowey e iniziò i periodi di villeggiatura estiva in terra cornica. Fu la Cornovaglia a dare una svolta decisiva alla sua scrittura, con una produzione letteraria di grande successo consacrata, in molti casi, da cult movie del grande schermo.  fowey

Tra le più celebri conferme del talento di Daphne Du Maurier, c’è Alfred Hitchcock, che ha indubbiamente reso nota la scrittrice brittanica ad un pubblico più ampio, firmando la trasposizione cinematografica di ben tre dei suoi romanzi: Gli uccelli, Rebecca la prima moglie e La Taverna della Giamaica.

Incuriosita dall’aspetto paesaggistico della Cornovaglia, dai suoi abitanti, dai punti strategici dei contrabbandieri, dalla tradizione marittima, dai relitti abbandonati e dalle maestose dimore, Daphne Du Murier va alla ricerca di aneddoti e storie che hanno segnato la più affascinante regione dell’Inghilterra.

Storie e luoghi danno vita e ambientazione a nuove storie. Accadimenti e personaggi bussano insistentemente alla porta dell’immaginazione della scrittrice e chiedono ospitalità nella stesura di romanzi intensi. Così il Jamaica Inn – che ancora oggi esiste e rende omaggio alla scrittrice con un piccolo museo – torna ad essere una taverna di contrabbandieri. Mentre Menabilly House, rinominata Manderley, è la sontuosa villa dove la presenza di Rebecca, nonostante sia morta da mesi, è ancora talmente forte da mettere soggezione alla nuova moglie del signor De Winter.

La magia della Cornovaglia agisce in maniera significativa anche sulla vita della scrittrice. Il fascino della tenuta abbandonata di Menabilly House sollecita continuamente Daphne Du Maurier. E ad un certo punto, in pieno tempo di guerra, la scrittrice decide – pur consapevole che sulla dimora c’è un vincolo di inalienabilità – di inseguire il sogno di far tornare la residenza al suo splendore. Con grande passione e determinazione avvia un piano di ristrutturazione, firma un contratto d’affitto e ne fa la dimora di famiglia per più di vent’anni.

La visita di Boy Browning risale invece a diversi anni prima, precisamente al 1931. Dopo aver letto The Loving Spirit, l’intraprendente ufficiale decide di andare a Fowey con l’intento e la speranza di conoscere l’autrice del libro – Daphne Du Maurier appunto – e l’anno successivo la sposa. gabbiano

A chi come me è rimasto stregato dalla Cornovaglia ma, guardando l’aspetto di Cornovaglia magica, non riesce a coglierne l’invito alla lettura, preciso che l’essenza del libro è sapientemente racchiusa nella quarta di copertina: “Queste pagine sono qualcosa di più di un viaggio attraverso i fantasmi della memoria. Cercano di rendere l’idea di come la Cornovaglia sia entrata in comunicazione con me, e io con la Cornovaglia. E’ là che ho trovato me stessa come scrittrice e come persona“.

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La magia della Cornovaglia mi ha fatto scoprire Daphne Du Maurierultima modifica: 2017-05-17T20:30:23+02:00da lesenedelase
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