Un giorno questo dolore ti sarà utile di Peter Cameron

Un giorno questo dolore ti sarà utile di Peter Cameron è un romanzo che racconta le resistenze di un diciottenne di New York a conformarsi alla vita dei coetanei, a pochi giorni dall’inizio dell’anno accademico dichiara apertamente di non voler andare all’università. cielo

Per imparare mi basta leggere, che in pratica è quello che si fa all’università, e penso di poterlo fare per conto mio.

È l’estate del 2003 e James Sveck ha un lavoro presso la galleria d’arte della madre. L’esposizione non attira molti visitatori, si tratta di una serie di bidoni decoupati, ricoperti di pagine di Testi Sacri, creati da un artista senza nome. James deve tenere aggiornata la mailing list e raccogliere a fine giornata tutto ciò che la gente butta nei bidoni; di fatto si annoia, naviga su internet e parla con John, il trentenne che gestisce la galleria, una delle pochissime persone che gli piacciono davvero.

James vive con la madre, che è alle prese con il fallimento del terzo matrimonio, e la sorella Gillian, che ha una relazione con il suo professore di università e sogna una Mini Cooper. Il padre è un brillante e vanitoso uomo d’affari di Wall Street, con lui James pranza ogni venerdì alla mensa dei soci.

Tutti si aspettano che a fine estate James inizi il percorso universitario alla Brown University, sperano che l’università possa ridimensionare le sue stranezze. In primavera, durante la gita con la Classe d’America, James si è allontanato dal gruppo ed ha fatto perdere le sue tracce per due giorni. Lui ama stare da solo, leggere Trollope e Shakespeare e sente di non avere nulla in comune con i suoi coetanei, sono inutilmente eccentrici e competitivi. Per questo ad un mese dall’inizio dell’anno accademico dichiara ai genitori che vuole comprarsi una casa nel Midwest.

Sarebbe stato più facile evitare l’università se avessi avuto una vera alternativa, perché allora ci sarebbe stato un aspetto positivo: avrei fatto una cosa invece che non farla.

Le aspettative si fanno sempre più pressanti: il padre lo stuzzica per i modi poco virili, la sorella gli dice che è ora che se ne vada da casa, la madre lo considera un disadattato e lo convince ad iniziare una terapia con una psichiatra. James si crogiola nella solitudine, osserva e vaglia in continuazione la realtà con uno sguardo di malinconica ironia. Tutti d’improvviso cercano di farlo parlare, lui non esita a dir quel che pensa e l’ironia muta in sarcasmo.

James cerca di proteggersi da un mondo per cui non prova interesse, pensa di liberarsi della preoccupazione di chi gli sta intorno con un bizzarro progetto di vita indipendente lontano da New York, teme però che il mondo possa dimenticarsi di lui. E quando la situazione diventa insopportabile prende il treno e va a trovare Nanette, la nonna, che è l’unica persona da cui si sente capito.

Avrei tanto voluto che la mia giornata fosse tutta come la colazione, quando le persone sono ancora sintonizzate sui loro sogni e non è previsto che debbano affrontate il mondo esterno.

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Un giorno questo dolore ti sarà utile di Peter Cameronultima modifica: 2020-11-08T23:38:40+01:00da lesenedelase
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