53 giorni di Gianpaolo Gambi

53 giorni di Gianpaolo Gambi è il racconto autobiografico ci come l’autore ha vissuto il periodo di lockdown tra marzo e maggio 2020, giorni in cui tutta Italia ha dovuto restare a casa per contrastare la pandemia da Coronavirus.

finestre liberty

La realtà si è ribaltata. Siamo tutti increduli testimoni di un mondo a testa in giù e che ciò nonostante sta funzionando lo stesso.

Gianpaolo è un quarantenne originario di Napoli, un uomo di spettacolo che d’improvviso si trova a dover stare chiuso nel suo appartamento in centro a Milano. Fuori la città dell’happy hour è talmente deserta che sembra perennemente addormentata. In casa Gianpaolo cucina, si allena, prende il sole, gioca con la compagna Olivia, spia e origlia le vite dei vicini e scrive un diario.

Abituato ad una vita frenetica tra impegni di lavoro, viaggi, e sport, Giampaolo definisce questo periodo come il tempo di un adolescente senza soldi ma pieno di speranza e voglia di vivere. In un eterno presente in cui i giorni comunque scorrono, vive tra l’istinto di ribellarsi – a notizie di malattia e di morte e al silenzio di rispetto – e il sentirsi in movimento.

Ho sempre avuto l’urgenza di ribaltatare il mio punto di vista perché la realtà che vedevo non mi sembrava sufficiente a soddisfare la curiosità di un sognatore.

Da subito Gianpaolo ripensa alla vita che ha lasciato là fuori. Rivede i suoi sogni di adolescente, i viaggi, la famiglia e il suo essere napoletano. Ogni giorno piccoli dettagli  – il vento che soffia forte, i balconi ricoperti di gelsomini o la voce di una vicina – lo proiettano altrove tra ricordi, luoghi e desideri profondi. Riemergono le emozioni di surfista a Bali, le sensazioni del corpo a vent’anni durante una lezione di danza, le paure di attore dopo uno spettacolo di teatro.

In quarantena Gianpaolo si sente in apnea ma comunque vivo e felice. Lui appartiene a due città, Milano e Napoli, ma come artista e viaggiatore si riconosce nell’espressione di esule errante, un uomo da sempre in viaggio, in fuga, alla ricerca di qualcosa. E, nonostante l’incertezza che la pandemia ha creato nella sua vita, il lockdown diventa una seconda possibilità, un’occasione preziosa per riflettere e ripartire con una tensione costante alla bellezza.

Vivere con la paura vuol dire vivere a metà. E metà vita a me non basta.

© Riproduzione riservata – Immagini de La Sere

53 giorni di Gianpaolo Gambiultima modifica: 2021-01-31T22:36:08+01:00da lesenedelase
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