Il mio back to the 80’s con i Pet Shop Boys a Roma

Qualche giorno fa mi sono concessa un back to the 80’s a Roma in occasione della tappa italiana del tour 2023 dei Pet Shop Boys, e questa avventura ha arricchito anche la mia esperienza di viaggiatrice solitaria.

Fontana della Dea Roma Igor Mitoraj

Fontana della Dea Roma Igor Mitoraj in piazza Monte Grappa

Come per ogni viaggio la sfida principale era andarci. Ogni volta che faccio qualcosa da sola vivo la tensione tra il voglio farlo e il forse è stupido farlo da sola.

Poi mi ricordo che da sola non è l’obiettivo ma un mezzo per sperimentare me stessa e non rinunciare ad esperienze che per diversi motivi – tempo, impegni, soldi o quel che voglio fare – mi è difficile condividere con qualcun altro.

Oltre a viaggiare, da sola abitualmente vado al cinema, a teatro e qualche volta anche ai concerti, ma finora più in là del Teatro degli Arcimboldi di Milano non mi ero mai spinta. E, visto che intorno al concerto dei Pet Shop Boys ci ho dovuto costruire un viaggio a Roma, una piccola sfida è stato ridurre il mio bagaglio ad uno zaino, condizione perfetta per farci stare nel viaggio anche un giro smart tra le bellezze di Roma, che è in assoluto la città per me più bella.

Il concerto dei Pet Shop Boys è stato un breve ritorno indietro nel tempo un po’ come avviene nel film Midnight in Paris. Musicalmente i miei anni sono i Novanta, a fine anni Ottanta avevo poco più di dieci anni e certo non sceglievo io la colonna sonora. Però, grazie alla radio nera e verde che mia sorella teneva accesa a tutto volume da mattina a sera, il mio DNA musicale ha assorbito qualcosa anche di quegli anni. Da lì uscivano canzoni di Eros Ramazzotti, Europe, Madonna, Micheal Jackson, Duran Duran ma in assoluto è la musica dei Pet Shop Boys che ricrea a pieno l’atmosfera di quegli anni.

A Roma il 13 giugno per il Dreamworld Tour il palco era allestito in stile british minimal: due pali della luce ad illuminare tastiera e microfono di Neil Tennant e Chris Lowe e in background un mega-schermo orizzontale per proiettare giochi di luce con forme geometriche, scritte e immagini. Happy Children di P. Lion ha preceduto l’ingresso sul palco del duo, hit iconica che ha dato inizio al viaggio indietro nel tempo.    Pet Shop Boys Roma 2023

Il concerto è iniziato con Suburbia, non tra le mie preferite ma abbastanza coinvolgente, poi la magia è un po’ sfumata, alcuni pezzi – non così incisivi per il mio repertorio – mi disconnettevano dall’esperienza. Cominciavo a sentirmi fuori posto e gli improvvisi scrosci di pioggia – senza che avessi con me nulla per ripararmi – sembravano volermi far ritornare dal viaggio un po’ troppo in fretta.

Poi con Domino Dancing la platea si è alzata e l’Auditorium si è trasformato in una pista da ballo. La scaletta si è fatta più interessante e a quel punto non solo ero di nuovo negli anni Ottanta grazie a pezzi storici come Always on my mind, West end girls e It’s a sin, rimettermi a ballare mi ha portata fino alle mie serate in discoteca degli anni Novanta, pezzi come Heart e Vocal sono riusciti a richiamare l’essenza della musica disco anni Novanta.

Dopo due giorni trascorsi in treno, a piedi per Roma e immersa in una serata festaiola ero contenta di fare ritorno a casa, con me però ho cercato di tenere anche la magia di Roma e l’energia di questo breve viaggio nel tempo. Conferma che certi luoghi e certa musica sono sempre ottime mete e validi compagni di viaggio.

 © Riproduzione riservata – foto credit La Sere

Il mio back to the 80’s con i Pet Shop Boys a Romaultima modifica: 2023-06-17T23:17:42+02:00da lesenedelase
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