Viaggio in Svizzera: Berna

Seconda tappa del mio viaggio in Svizzera é la capitale. Berna mi sorprende, in poche ore riesce a far svanire la perplessità che ho visto nelle persone a cui ho parlato di questo viaggio dicendo “vado a Berna“.  Bern 1

Lascio Thun in una giornata di sole. Vago un po’ per la città prima di partire, nonostante la zavorra del trolley. Mi dispiace andarmene dal lago ora che riesco a vederlo con un tempo da lago. Ma ritrovo l’entusiasmo di proseguire il viaggio appena salgo sul treno per Berna, essere in movimento e l’idea di una nuova meta mi proiettano verso ciò che mi aspetta.

Di Berna mi piacciono le casette medievali della old town, il lungo percorso che si può fare camminando sotto i portici, le fontane, le ville vittoriane dei quartieri residenziali, ma più di tutto il senso di aria e libertà che dà un paesaggio fatto di colline e delle acque abbondanti del fiume Aare.

Il cuore di Berna ha il fascino di un’isola. La base della collina che riunisce le vie più antiche della città insieme al Palazzo Confederale, la stazione e la torre dell’orologio è circondata per buona parte dal profondo e sinuoso corso del fiume. Forse è una penisola e, vista dal Rosengarten, Berna appare come un enorme galeone, una nave il cui albero maestro é l’imponente campanile della cattedrale gotica.

bern 2Anche qui trascorro giornate intere a girovagare a piedi o con bus e tram. Visito la casa di Einstein, la Cattedrale e la Biblioteca Nazionale ma per lo più vado in cerca degli spazi verdi: il Rosengarten, il giardino botanico, lo zoo, le ciclopedonali che costeggiano il fiume.

Per riposarmi un pomeriggio prendo telo e costume e vado al lido Marzili, è uno degli spazi pubblici ad accesso libero con prati e piscine adiacenti al fiume. Qui finalmente capisco il gioco acquatico che si fa a Berna d’estate: si scende nel fiume e ci si affida come naufraghi alla corrente, volendo si riesce quasi a precorrere la città da un capo all’altro. Ecco perché nell’Aare c’è sempre qualcuno abbracciato ad uno zaino galleggiante o ad un salvagente che si lascia portare dall’acqua.

E quando saluto Berna un po’ sento la delusione di non aver fatto l’esperienza di affidarmi alla corrente dell’Aare. La credevo una di quelle cose goliardiche che vanno fatte con qualcuno, o forse meglio dire, che il coraggio di buttarmi da sola non l’ho avuto. Pazienza. Vorrà dire che tornare Berna in compagnia può essere un buon proposito per una delle prossime estati.

Berna, Svizzera, 20-23 agosto 2022

© Riproduzione riservata – foto credit La Sere

Viaggio in Svizzera: Bernaultima modifica: 2022-09-08T22:32:27+02:00da lesenedelase
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