Viaggio in Svizzera: Thun e dintorni

Dieci giorni in giro per la Svizzera in treno iniziano da Thun. Meta scelta un po’ per caso come alternativa a Interlaken, questa città mi piace subito per tre motivi.

Primo, la forma slanciata del castello che sta sopra la città con le sue torri cilindriche. Secondo, l’acqua del fiume Aare che attraversa la old town spaccandosi in due canali color smeraldo, tant’é che come Roma e Parigi Thun ha un’isola in pieno centro, una via piena di negozi che si chiama Bälliz. E, terzo, le lunghe passeggiate in mezzo al verde che congiungono la città alle rive del lago, cui Thun dà il nome. Thun

Quattro giorni a Thun e il cielo è sempre grigio, ma per fortuna non da pioggia ininterrotta come previsto. Archivio l’ipotesi di trasferire qui un po’ di vita da spiaggia lacustre che sono abituata a fare in val di Ledro, purtroppo devo rinunciare all’abbraccio delle acque limpidissime del Thunersee. Il tempo incerto non riduce però il desiderio di stare il più possibile in giro, stile che caratterizzerà gran parte delle giornate di questo viaggio.

A piedi mi dedico all’esplorazione della città tra ponti, portici, vicoli e scalette che salgono e scendono dalla collina, dove ci sono il castello e la chiesa principale. La scoperta più interessante é la pratica di uno sport che mi appare un po’ fuori contesto: intorno ai due ponti di legno, in pieno centro, ci sono surfisti che affrontano le onde del fiume. Ecco perché in una città lacustre della Svizzera si trovano negozi che vendono articoli da surf e qualcuno va in giro con una tavola sotto braccio!

Quando piove mi infilo in cartoleria, in biblioteca o in qualche negozio. E ovviamente non manco di visitare il castello per guardare la città dall’alto da ognuna delle quattro torri. Più si sale e più ogni finestra é cartolina di uno dei vari paesaggi di Thun.

In bus vado alla scoperta di altri paesi sul lago. Colline verdi e lago blu riescono a brillare nonostante il clima, mi viene in mente la Cornovaglia. I castelli di Spiez e Oberhofen con i loro giardini fanno venir voglia di godersi il lago chiusi in un salone con un po’ di legna nel camino e qualcosa da scrivere o leggere.

Thun _2L’ultimo pomeriggio è di pioggia abbondante, prendo un bus per Interlaken e vado a vedere se è così caotica come la descrivono in alcune guide. Allontanandosi da Thun le montagne si alzano e si avvicinano alle sponde del lago, che nel frattempo si sono fatte più selvagge: non ci sono più paesi ma solo qualche isolato residence di villeggiatura.

Quando il lago finisce, d’improvviso, compaiono enormi campeggi e il bus entra ad Interlaken, un posto che mi rimarrà impresso come un incrocio di vie con tanti, troppi negozi, locali e supermercati. In più le nuvole basse non consentono di vedere le montagne. E che montagne! Lassù ci sono i quattromila metri dello Jungfrau. A questo punto meglio restare sul bus, tornare a Thun e godermi per l’ultima volta l’effetto presepio del castello illuminato di sera.

Thun, Svizzera, 17-20 agosto 2022

© Riproduzione riservata – foto credit La Sere

Viaggio in Svizzera: Thun e dintorniultima modifica: 2022-08-31T21:25:09+02:00da lesenedelase
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