7 conquiste per ricordarmi il 2019

L’ultimo post dell’anno lo dedico a salutare il 2019 con sette piccoli traguardi che me lo faranno ricordare come un tempo di crescita.

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La prima conquista in assoluto sono il tempo e le energie che ho trovato per scrivere qui. Dopo aver rincorso luoghi e libri, riguardo i quarantotto post di quest’anno, quattro al mese, più o meno uno a settimana. Scrivere e pubblicare con regolarità significa vivere di pari passo con un progetto che richiede determinazione, rinunce e continui tentativi per fare meglio. Questa è già di per sé la conquista che racchiude al meglio un intero anno.

La seconda conquista sono alcune novità nelle scelte editoriali del blog. Il blog negli anni è cambiato un po’ da sé e da semplice esercizio di scrittura ha assunto una forma più compatta e definita. Ad oggi è principalmente incentrato su viaggi, temi di lettura e scrittura e sulle mie playlist musicali.

Nel 2019 ho introdotto due innovazioni. La prima riguarda le recensioni. Da quest’anno ho lavorato anche su alcuni testi di autori stranieri. Finora avevo il vago timore che con la traduzione andasse perso qualcosa del testo originario. Di fatto però nelle recensioni non ho mai dato gran peso allo stile dell’autore e aprirmi in questa direzione mi ha permesso di scrivere di libri che da tempo volevo leggere e inserire nel blog.

L’altra innovazione riguarda il racconto di viaggio. Con il diario su Zara nella narrazione ho provato ad abbandonare la struttura del racconto giorno per giorno. L’intento è alleggerire ed orientare di più al luogo riducendo al minimo l’effetto auto-fiction.

La terza conquista è stata camminare sulla neve. L’inverno scorso è stato secco e soleggiato, ma per due domeniche a febbraio ha piovuto ininterrottamente. Nei giorni successivi l’orizzonte si è fatto più appetitoso grazie alle montagne innevate e a me è tornata la voglia di stare in mezzo alla neve. Così ho ripescato tra le vecchie conoscenze il Monte Pora e lì ho scoperto un paradiso bianco dove poter camminare per ore affondando i piedi nella neve. La conquista si è presto trasformata in un appuntamento fisso che ho già avuto modo di rispolverare anche in questi giorni.

strada con neve Monte Pora

La quarta conquista è il mio primo viaggio on the road da sola. Finora nelle mie avventure avevo preferito i mezzi pubblici, col doppio vantaggio di esonerarmi dalla fatica della guida in luoghi che non conosco e restituirmi tempo per osservare, riposare, leggere o scrivere. Dietro c’era anche il timore di assumermi da sola l’onere di gestire una macchina a noleggio, questione su cui ho sempre glissato vedendola più come opzione da condividere con un compagno di viaggio.

Nel 2019 ho deciso di mettermi alla prova individuando un luogo, una delle poche cose che riesce a trascinarmi oltre me stessa e le mie paure. A fine aprile sono partita per la Bretagna, regione difficile da visitare affidandosi solo ai mezzi pubblici. Su quelle strade deserte appoggiate su morbide colline, il senso di libertà è stato talmente forte che a fine viaggio consegnare la White Polo è stato uno strappo, come quando ci si separa all’improvviso da un compagno di viaggio.

La quinta conquista è stata riscoprire luoghi vicini. Fino ad agosto ho viaggiato parecchio in giro per l’Europa, ma dopo l’estate ho sentito il bisogno di fermarmi. Mi vedevo come una trottola impazzita e l’idea di programmare altri viaggi è diventata faticosa. Non si è spenta però la tensione verso la scoperta.

Ho cominciato così a guardare Bergamo e dintorni con lo stesso spirito con cui mi sono lasciata incuriosire da Francia, Scozia e Croazia nei mesi precedenti. Così sono entrata per la prima volta nella casa di Gaetano Donizetti e nella Ex Chiesa di San Michele. Ho visitato il Borgo di Camerata Cornello. Ho percorso un paio di sentieri vicino alla Presolana e la strada che porta da Valcanale al Rifugio Alpe Corte. E sono tornata sul Monte Pora anche quando la neve non c’era più e a giugno ho festeggiato lì il mio compleanno.

La sesta conquista è stato il mio primo concorso letterario in inglese. Su Twitter ho scoperto il New Travel Writer of the Year bandito dalla casa editrice inglese Bradt Guides. Per partecipare bisognava scrivere un breve racconto di viaggio. Il desiderio di avere un feedback ufficiale sui miei racconti di viaggio mi ha fatto inseguire fino in fondo questa folle illusione. Ovviamente non ho passato neanche il primo step di selezione, ma sono orgogliosa di essere stata così sfacciata da mettermi lì e provare a riscrivere in inglese un mio post adattandolo alle regole del concorso. Ho osato e ogni tanto osare fa bene!

cime innevate dal Monte Pora

La settima conquista è aver iniziato a tenere un diario. Quello che nel 2018 era un quaderno in cui mensilmente facevo il punto della situazione, da inizio 2019 è diventato un impegno di scrittura autobiografica ancor più presente nella mia quotidianità. Rileggere ora i quattro quaderni che ho riempito durante l’anno è piuttosto impegnativo e ripetitivo. Non ci sono grandi invenzioni o cambiamenti epocali, ma piccoli obiettivi, battaglie, delusioni, conquiste e resilienze quotidiane.

Scrivere quasi tutti i giorni è stato un esercizio per fare memoria, liberare tensioni, fissare e mantenere impegni presi e trovare motivazione e forza per proseguire alleggerendo e ridimensionando. Ripercorrere il mio cammino è un po’ come guardarlo da una prospettiva più ampia e cogliere le piccole luci di creatività, meraviglia e soddisfazione che lo hanno illuminato, ed è proprio lì che ho trovato le sette conquiste che mi ricorderanno il 2019.

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7 conquiste per ricordarmi il 2019ultima modifica: 2019-12-31T17:09:48+01:00da lesenedelase
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