In montagna a cambiare i pensieri

I giorni che sto trascorrendo nella valle di Gastein sono un po’ tutti uguali: un percorso a piedi in montagna o nel bosco, il pranzo al sacco su una panchina e se torno presto vado a sguazzare un paio d’ore nella piscina di Solarbad a Dorfgastein. Ogni sera mi dico domani riposo, ma poi rimando perchè in montagna cambiano i pensieri.  montagna cambiare pensieri

La mattina mi sveglio e non vedo l’ora di raggiungere il luogo dove inizia il mio cammino. Oggi mentre pranzavo, nel silenzio rumoroso dei fruscii del bosco e dell’acqua che scorre, mi sono detta: a cosa dovrei pensare mentre sono qui e di fronte a me si alza una montagna quasi verticale con rocce grigie e prati ripidi?

La prima risposta è stata: non penserei a nulla, già essere in un posto così mi basta. Potessi teletrasportarmi in questo posto anche nelle mattine in cui viaggio stipata su un treno affollato oppure quando in ufficio é una telefonata dopo l’altra o l’aria è carica di ansia e nervoso!

Sono arrivata nella valle di Gastein una settimana fa e appena sono uscita dalla galleria dei monti Tauri ho pensato finalmente sono al sicuro! Nei precedenti post ci sono un desiderio di chiudere e di star bene e i primi giorni a Gastein vivevo nell’euforia di un tempo lungo da trascorrere qui. Poi il bosco e le montagne hanno un po’ modificato i miei pensieri.

Ieri ho iniziato a pensare cosa me ne farò di tutto questo tempo trascorso a camminare su strade sterrate di alta montagna o nel bosco? E guardando quella montagna ho provato ad ascoltare cosa mi veniva in mente. Mi sono chiesta se quei prati sono inaccessibili all’uomo, ho immaginato quella montagna da sempre in balìa di se stessa e del sole, della pioggia, della notte e del giorno, delle stagioni, del freddo e del caldo.

Ci saranno alberi e pietre che cadono, animali che passano e neve che si accumula e poi si scioglie. Chissà com’è quando nevica, quando si formano i ghiaccioli o quando piove forte e sembra che viene giù l’universo mondo. Chi avrà scoperto per primo questi luoghi? E quando? E da dove veniva? Perché ha pensato che è bello restare a vivere nella valle di Gastein?

La valle di Gastein è un posto da scoprire anche oggi, non è un luogo di transito perché a sud la valle è chiusa, non ci sono strade per accedervi. Ed è proprio a sud la sua maggiore ricchezza. Il paese più a sud è Bad Gastein con hotel in stile liberty e il maestoso salto della cascata dell’Ache che la attraversa in pieno centro. A Bad Gastein si contano quasi venti fonti termali. Ma a sud la valle si raggiunge solo in treno tramite un tunnel ferroviario costruito ad inizio Novecento.

E proprio il fatto che da sud, provenendo da Lienz e dall’Italia, la Valle di Gastein è poco accessibile – bisogna venirci in treno o caricando la macchina sul treno – mi ha fatta sentire subito al mio arrivo distaccata dal resto del mondo. In più l’essere circondata da tutte queste montagne alte ma per nulla opprimenti equivale ad essere protetta dai giganti.

I primi giorni qui sono stati un sospiro di sollievo e un abbraccio di benessere. Ma un paio di giorni fa, lungo un circuito di vette da fare un po’ a piedi e un po’ in cabinovia, ho ritrovato lo spirito di libertà e bellezza che sempre cerco e trovo in montagna. In uno spazio infinito in cui l’orizzonte è un sovrapporsi di vette, il respiro si apre, gli occhi si illuminano e io penso alla bellezza. Torna a rassicurarmi la certezza che ogni cosa può ritrovare il suo significato e la sua giusta fatica se ha come sfondo e obiettivo la bellezza.

Camminare in panorami ampi o nel bosco, con tappeti di muschio color verde brillante e dentro il buio luminoso creato dagli alberi, è sentire di avere la grazia di stare in una bellezza tanto semplice quanto grandiosa e non creata da mano d’uomo. E il pensiero non può che cambiare, perché è come essere di nuovo in ascolto di una lezione sulla bellezza.

La montagna dà pace sì, ma ha sempre qualcosa da insegnare, per me è un forte invito alla bellezza. La bellezza del fare e fare bene, dell’avere cura e rispetto di me stessa e di ciò di cui mi devo occupare per lavoro, studio, affetti, scrittura. Se prima di queste ferie ero un po’ sfiduciata dal poco entusiasmo e dal senso di noia che sento a volte intorno a me, in montagna e nel bosco torno a fare affidamento sulla bellezza, perché ciò che è bello resta in immagini,  ricordi,  atteggiamenti.

La montagna e il bosco mi fanno venire voglia di cercare la bellezza o la possibilità di crearla laddove sembra non ci sia. Ci vuole però pazienza, fiducia, impegno. Servono luce e buio, caldo e freddo, silenzio ed euforia. Bisogna fare e ascoltare, camminare e fermarsi, prendere distacco ed essere presenti.

Bad Hofgastein, Austria, 24 agosto 2023

© Riproduzione riservata – foto credit La Sere

In montagna a cambiare i pensieriultima modifica: 2023-08-24T23:03:01+02:00da lesenedelase
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