Io e te di Niccolò Ammaniti è un romanzo in cui si racconta l’incontro tra due fratellastri che sanno poco l’uno dell’altra finché un giorno non si trovano faccia a faccia nella cantina rifugio scelto da entrambi per estraniarsi dal mondo.
E improvvisamente ho visto la cantina. Buia. Accogliente. E dimenticata.
Il mondo a quattrodici anni per Lorenzo è perfetto se abitato solo da mamma, papà e nonna Lara. Il resto sono semplicemente gli altri, coetanei con i quali si sforza di parlare dimostrando alla mamma di essere come loro ed essere così lasciato in pace.
Olivia ne ha ventitré e di lei Lorenzo, voce narrante del libro, sa che mette di cattivo umore papà. Quando si fa viva chiede soldi e c’é stato un periodo in cui volevano mandarla in Sicilia, con dei preti, chiusa in un bel posto pieno di alberi da frutta, orti e cose da fare.
Da quello che avevo potuto capire, Olivia era pazza. Faceva finta di fare la fotografa ma combinava casini.
Un giorno Lorenzo annuncia alla mamma che é stato invitato a Cortina per trascorrere una settimana bianca con alcuni compagni di classe. É una bugia, in realtà si sono organizzati senza di lui. Ma lui pretende tuta, scarponi e sci nuovi e la mattina della partenza si fa lasciare poco lontano dal ritrovo. Poi sale su un tram e torna a casa.
Si è organizzato per stare chiuso nei sotterranei del palazzo insieme a Playstation, merendine e crema autoabbronzante da spruzzarsi in faccia e sulle mani. Anche Olivia è in cerca di un posto dove disintossicarsi dalla droga, come Lorenzo ha bisogno di assentarsi dalla realtà. Lui si prende una pausa dalle aspettative altrui, lei dalla dipendenza. Non sanno però di aver scelto lo stesso luogo: la cantina del palazzo dove Lorenzo abita con i genitori.
Inizialmente Lorenzo e Olivia si contendono quello spazio che è pieno di mobili e roba ammucchiata di una casa anni Cinquanta comprata da papà. Poi i due fratellastri provano a convivere restando ognuno chiuso nella sua bolla: Lorenzo legge, ascolta musica, gioca e mangia; Olivia sta male e cerca di dormire. Ma la curiosità scioglie i due litigano, si raccontano e si accudiscono. Questo strano incontro è una breve alleanza e la timida promessa di rivedersi.
– Io e te?
– Sì -. Ha fatto un tiro della sigaretta. – Io e te.
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