La felicità è una pagina bianca di Elisabeth Egan

La felicità è una pagina bianca di Elisabeth Egan è un romanzo in cui la protagonista e narratrice Alice Pearse, mamma quasi quarantenne e critico letterario part time, racconta come cambia la sua vita quando deve rientrare nel mondo del lavoro a tempo pieno. books Edimburgo

Da tredici anni Alice è sposata con Nicholas, avvocato dello studio Sutherland & Courtfileld. Insieme vivono a Filament, nel New Jersey, con i tre figli Margot, Oliver e Georgie, una preadolescente e due bambini di otto e cinque anni, e Cornelius il cane.

Alice ha raggiunto un perfetto equilibrio tra vita privata e professionale, alterna i giorni feriali tra infinite incombenze di madre e la rivista femminile You, dove la pagano per leggere libri e scegliere quali recensire ai lettori.

Tra lavoro e famiglia riesce a ritagliarsi anche dei momenti per sé come il corso di spinning e il club del libro Senza Rimpianti, un piccolo circolo letterario creato e gestito in condivisione con Susanna, migliore amica e proprietaria della libreria indipendente Blue Owl. L’attività del club per Alice ha origini rintracciabili sin dall’infanzia quando giocava alla Signora dei Libri con suo padre.

Io prendo i libri dalla valigia e glieli mostro uno per uno, come se stessi girando le caselle della Ruota della Fortuna. Gli spiego il concetto dei libri-game e declamo una poesia. Lui fuma la pipa e mi ascolta con attenzione.

Un giorno Nicholas rientra presto dal lavoro e annuncia che si è licenziato. Incassata l’amara certezza che non avrà la promozione a socio, decide di mollare lo studio e mettersi in proprio. Così ora tocca ad Alice trovare un lavoro full time e scongiurare un tracollo finanziario.

Mentre passa al setaccio le conoscenze in cerca di opportunità, Genevieve Andrews la scova su Twitter per un colloquio da Scroll, azienda che vuole aprire sale di lettura innovative per reinventare l’esperienza delle librerie. Dopo una lunga selezione le viene proposto il ruolo di content manager.

Voglio questo posto, pensai. Volevo anch’io un piccolo ufficio bianco e ordinato e un taglio di capelli efficiente. L’occasione di portare i libri nel XXI secolo era solo la ciliegina su una torta molto appetitosa.

Scroll però appartiene all’impero di Mainstreet, una catena di eleganti centri commerciali in forte espansione. Sin dai colloqui per l’assunzione Alice si rende conto che la cultura aziendale è più incentrata su tecnologia e strategie commerciali che sui libri. La entusiasmano essere ambasciatrice tra azienda ed editori e curare il catalogo degli e-book, un po’ meno familiarizzare con un linguaggio costellato di acronimi o ricevere email giorno e notte.

Affronta ogni cosa con il pragmatismo di mamma e lo sguardo ironico la sostiene anche nelle situazioni più insidiose. Il nuovo lavoro la rende inevitabilmente più assente in famiglia, non aveva previsto però che Nicholas per alleggerire il carico iniziasse a bere un po’ troppe birre. E tanto meno il riacutizzarsi del tumore alla gola per il padre. Queste realtà le offriranno però l’occasione di un cambio di prospettiva per rimettersi in contatto con la sua natura.

A volte lo sai, punto e basta. E riorganizzi la vita in base al panorama intravisto dalla finestrella spalancata per un secondo a mostrarti un’illuminazione che potrebbe non ricapitarti mai più. Ma quel paesaggio ti resta impresso a vita.

© Riproduzione riservata – Immagini de La Sere

La felicità è una pagina bianca di Elisabeth Eganultima modifica: 2019-11-16T20:04:27+01:00da lesenedelase
Reposta per primo quest’articolo