La vita sessuale di Guglielmo Sputacchiera di Alberto Ravasio è un romanzo fantastico in cui il protagonista è un uomo che d’improvviso si ritrova intrappolato in un corpo femminile. 
In otto ore di sonno s’era trasformato in donna, creatura a lui sconosciutissima.
Sputacchiera è un disoccupato sociale e sessuale. Non ha mai lavorato, i suoi tentativi di studio universitario sono stati un fallimento e da sempre vive con i genitori che, pur non dandogli grande considerazione, lo mantengono.
Per lui il corpo di una donna é una realtà molto lontana, sin dall’infanzia le possibilità di avvicinare l’altro sesso sono state poche e deludenti. La conoscenza che ha del femminile e della sessualità viene principalmente da internet, trascorre infatti gran parte del tempo a guardare film a tema pornografico o a chattare con Il Negro.
Accendendo il computer, dopo le serie distopiche e le teorie del complotto, gli apparve il Porno, l’inconscio artificiale e collettivo a cui si sarebbe connesso per anni, dimenticandosi di vivere.
Se l’assuefazione ad una sessualità da tastiera ha contribuito all’isolamento e al disinteresse del mondo nei suoi confronti, questa inaspettata trasformazione del corpo, che Sputacchiera chiama transessualizzazione, lo riporta alla vita sociale reale dove confida di ricevere aiuto.
Dopo una prima idea di fuga, in cui attraversa il paese cercando di nascondere le sue vergogne transessualizzate, torna a casa, mostra alla madre la mutazione e cerca aiuto presso chi crede possa renderla reversibile: il medico di base, il consultorio, Beppe il santone. E mentre una soluzione magica tarda a venire, Sputacchiera attiva nella sua vita dei cambiamenti che iniziano dall’idea di lasciare la casa dei genitori.
La transessualizzazione poteva essere per lui, anzi per lei, una morte benigna, una rinascita a ritroso.
È un libro in cui la scrittura ha la superficie leggera della sfacciata ironia e di un linguaggio minimo che aggancia il lettore con poche parole ben accostate per dare immagini precise. Sputacchiera è un eroe perdente che senza riserve si fa portavoce di una scandalosa denuncia: lo stato di fermo economico-affettivo in cui i figli possono essere tenuti dai genitori. È una situazione stagnante e agitata dove lo scontro generazionale ha appigli troppo deboli per essere anche solo pensato.
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Ho letto la La vita sessuale di Guglielmo Sputacchiera perché è tra i cinque libri finalisti dell’edizione 2023 del Premio Nazionale di Narrativa Bergamo.
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