Palermo. Un’autobiografia nella luce di Giorgio Vasta e Ramak Fazel

Palermo. Un’autobiografia nella luce di Giorgio Vasta e Ramak Fazelpalermo autobiografia luce è un racconto autobiografico che ricostruisce gli anni attraverso istanti di luce personali ambientati in diverse città e nella casa di via Sciuti 130 a Palermo.

Questo e nient’altro era ciò che volevo: osservare, contemplare, scomparire nell’incanto della luce.

L’idea di scrivere di sé attraverso la luce nasce in un pomeriggio del 2001 quando Giorgio Vasta ha trentuno anni e, a casa di un’amica, scopre un software in grado di ricreare la luce di ogni città del mondo in una determinata stagione e fascia oraria.

Quella luce convocabilefabbricata fa pensare alla geografia e alla storia della luce che sono contenitori di spazio e di tempo universali declinabili però anche in versioni personali.

La luce diventa un’ossessione, un oggetto da analizzare in tutte le sue manifestazioni che attiva la ricerca di una forma autobiografica di luce e, contestualmente, scatena una tensione fisica in cui il corpo si sente lignificato e le parole perdono consistenza.

Le mie parole erano indiscernibili dall’aria – l’aria mi parlava: io parlavo all’aria – ogni frase era luce, era presente e mancava.

La luce quindi non è solo fascio immateriale di particelle che rivela luoghi, oggetti e persone. La luce riempie e svuota, c’è sempre ma sfugge, abbaglia e può essere oscura, scricchiola sotto le scarpe e si sbriciola come un vetro che cade.

Negli anni della propria vita la luce riemerge in frammenti di luce presi all’interno di una casa: la luce sulle candeline di una torta di compleanno, la luce nei fotogrammi di film in dvd o di una cinepresa, la luce di un copriletto, un velo da sposa e il corpo di un neonato.

Nei luoghi invece le luci sono quelle delle strade di tante città dove Vasta ha camminato – preso dalla sua ricerca – come un vagabondo. E alla fine torna a Palermo, città che viene raccontata – in parole da Vasta e in fotografia da Fazel – nel suo essere stracolma di corpi, cose, azioni, rumori e voci.

A me serviva una mappa che mi dicesse dove mi trovavo: io sono qui, questo volevo sapere: in questo punto: in questo istante: in questa luce.

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Ho letto Palermo. Un’autobiografia nella luce perché è tra i cinque libri finalisti dell’edizione 2023 del Premio Nazionale di Narrativa Bergamo

© Riproduzione riservata – Foto credit Daph Blake da Pexels

Palermo. Un’autobiografia nella luce di Giorgio Vasta e Ramak Fazelultima modifica: 2023-02-28T22:42:25+01:00da lesenedelase
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