Quanto coraggio ha il Natale

Qualche giorno fa ho partecipato ad un seminario sul coraggio e l’arrivo delle Festività Natalizie mi ha fatto pensare a quanto coraggio ha il Natale.

coraggio di Natale

Adorazione del Bambino di Gerrit van Honthorst – Gallerie degli Uffizi Firenze

Il Natale è Gesù che ogni anno viene tra noi. Non si arrende, torna e nasce di nuovo in un mondo di diseguaglianze, ingiustizie, violenze, compreso il mio facile abituarmi a tante cose che accadono mentre penso di non poter far nulla per migliorare la situazione.

Gesù nasce per portare luce dove non si vive mai al buio. Lo smartphone è la prima luce che illumina la mia faccia la mattina e l’ultima la sera. E mi illude di poter far luce su tutto: striscio l’indice sullo schermo e ho la certezza di essere sempre in collegamento con gli altri, mi aggiorna in tempo reale su ciò che succede nel mondo e può offrirmi opportunità per tenermi lontana dalla noia.

Gesù nasce per portare pace dove si convive pacificamente con la guerra. La guerra, la violenza, la morte sono raccontate e rappresentate ovunque, è facile confonderle con la pubblicità o il trailer di un film. Eppure la vita continua come sempre, almeno per me che un posto morbido e caldo dove dormire ce l’ho, qualche regalo da scambiare a Natale anche, idem un buon pranzo e un panettone. Dov’è la guerra? Cosa ha cambiato nella mia vita?

Gesù nasce per portare amore dove non c’è tempo per condividere. Quanti messaggi si ricevono con frasi motivazionali e giornate della gentilezza, dell’amicizia, del bacio e dell’abbraccio. È cosa rara ormai una telefonata che non sia un liberarsi di ansia e rabbia. L’amore mi sembra esista davvero solo nelle commedie romantiche, che raramente leggo. A volte mi chiedo se si può davvero credere in una condivisione di interesse, ascolto e divertimento veri e slegati dalla paura di restare soli.

Eppure Gesù il coraggio di nascere a Natale ce l’ha anche quest’anno e non manca al suo appuntamento. Al seminario sul coraggio ho imparato che il coraggio ha a che fare con la capacità di esserci e di stare nel buio, di fronte alla paura, nell’incertezza. È uno stare sì, ma in attesa di trovare la forza, il momento migliore e il modo giusto per reagire.

Non posso pensare di risolvere una guerra tra Stati ma devo essere consapevole che il mio Natale è al sicuro da tanta violenza e distruzione soltanto per una fortunata coincidenza di vivere in un altro tempo e in un altro luogo. Posso allora sperare e pregare perché arrivino luce e coraggio dove non ce n’è abbastanza perché le persone vivano in condizioni umane.

La guerra inizia da piccoli gesti di disumanità e sopraffazione, modi di essere che posso contrastare ogni giorno assumendo un atteggiamento di rispetto, cura e comprensione verso le persone che incontro, ma anche rifiutando logiche prepotenti, di bullismo e indifferenza che trovo negli ambienti a cui appartengo.

Gesù nasce anche in questo Natale in cui di luce, pace e amore abbiamo ancora bisogno, Lui sa che posso credere in questo Suo coraggio e provare di nuovo ad essere migliore.

Buon Natale di coraggio a tutti da La Sere!

© Riproduzione riservata – foto credit La Sere

Quanto coraggio ha il Nataleultima modifica: 2023-12-24T17:01:45+01:00da lesenedelase
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