Trovati un lavoro e poi fai lo scrittore di Paolo Di Paolo è un saggio autobiografico che racconta il sogno di un bambino coltivato negli anni con determinazione e immaginazione e diventato realtà.
Non c’era niente come una matita e un foglio che riuscisse a rendermi sereno. Voglio dire: calmo, quieto, sprofondato in un tempo diverso, impermeabile.
Paolo Di Paolo sin da piccolo è attratto dalle parole. Le storie e i personaggi dei libri lo tengono impegnato al pari di come videogiochi, sport e musica sanno farlo per i coetanei. Lui preferisce perdere tempo a leggere mentre gli amici lo aspettano sul bagnasciuga al mare. E anche quando esce dal suo mondo di fumetti e poesie propone noiosi quiz a tema o scrive dediche letterarie a ragazze che non apprezzano e forse neanche leggono.
E in un angolo ci sono io che leggo, che scrivo, che non ho mai smesso di leggere e scrivere come se avessi appena imparato e dovessi esercitarmi.
La solitudine della lettura e della scrittura non lo spaventano, anzi proteggono la sua timidezza. Paolo non vuole credere a chi gli dice che la scrittura è un’illusione che porta solo a delusioni. Ed è sempre lì che aspetta il postino in attesa di una risposta alle lettere inviate a giornalisti come Montanelli. Nel frattempo colleziona ritagli di giornale e inventa Il Menu il suo personalissimo giornale domestico.
Qualche risposta arriva, ma sono apprezzamenti e incoraggiamenti che non bastano, perché per pubblicare articoli bisogna essere maggiorenni. Paolo non si arrende e scrive sul giornale della scuola e articoli che non firma vengono pubblicati sui giornali locali. Ma fare il giornalista non è come essere uno scrittore. E allora si rivolge a Scrittori e Scrittrici e ad ogni incontro si riaccende il desiderio di essere come loro.
L’avrei capito meglio con il tempo: se racconti qualcosa, la fai esistere.
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