Viaggio a Ginevra: un giro per scoprire la città

Ginevra l’ho scelta perché si raggiunge in treno da Milano e tra musei e lago sicuramente si trova sempre qualcosa da fare, ma è solo dopo varie esplorazioni che ho messo a punto questo giro per scoprire la città.

Ginevra da scoprire

Ginevra: Il muro dei riformatori

Ginevra al primo sguardo può essere deludente, almeno per me che non amo lo shopping e tutta quell’inutile agitazione che crea.

Il giro inizia tra i ponti del lungofiume del Rodano e il lungolago di Quai Mont Blanc dove ho trovato la fredda carezza di palazzi con vetrate lucide e insegne di orologi e accessori di lusso.

Poco più avanti di nuovo nulla di interessante: tra Rue du Rhône, Rue du Marché, Rue de la Croix-d’Or e Rue de Rive si è in pieno stordimento di profumi, di luci e delle atmosfere da salotti imperiali dei grandi magazzini e dei negozi, tra cui si inseriscono boutique che vendono stecche di cioccolato a peso (d’oro).

Per trovare Ginevra bisogna guardare in alto verso le tre torri della Cattedrale di Saint Pierre e provare raggiungerla dalle vie più strette e le gradinate con l’acciottolato illuminate dal calore di piccole botteghe di saponi, bigiotteria fatta a mano, libri antichi e accessori vintage. E finalmente ecco la Ginevra stretta tra i robusti palazzi medievali, la città solida e scura della pietra grigia delle colonne della Cattedrale, del quadriportico con mosaici dorati dell’Hotel de Ville e delle porte di legno pesanti di Maison Tavel, dove si cammina su pavimenti scricchiolanti e, dalla torre cilindrica oltre i tetti, si vede un pezzo di blu del lago.

E poi viene voglia di andare dove gli spazi di nuovo si allargano. Da Place du Bourg-de-Four si infila la stretta Rue de Chaudronniers e si arriva all’imponente palazzo del Musée d’art et d’histoire e, di fronte, sulla piccola collina verde della Promenade de l’Observatorie, si può vedere la forma a C che Ginevra assume per adattarsi alla testa nord ovest del lago Lemano.

bel air

Ginevra: la torre dell’orologio sul Ponte di Bel Air

Mentre da Maison Tavel o dall’Hotel de Ville si può prendere Rue Henry Fazy e raggiungere la Promenade de la Treille, da lì si apre la vista su un’altra Ginevra, quella dei grandi spazi verdi come il Parc des Bastions dove si trova il Muro dei Riformatori e Place de Neuve con il Musèe Rath e il Grand Théâtre. Proseguendo, in pochi minuti a piedi, si arriva al grande parco di Plainpalais e più in là, oltre il Fiume Arve, c’è Carouge, il quartiere segnalato da guide e mappe per la sua atmosfera da borgo francese. Si può raggiungere e attraversare in tram partendo da Bel Air, il ponte principale sul Rodano.

Ginevra come tutte le città la conosci andando a piedi. Dall’Hotel Cornavin, vicino alla stazione, durante la colazione guardavo la città dalle vetrate dell’ottavo piano. Da lì si vedono almeno tre prospettive della città. Sotto, in strada, bus e tram incrociano le loro traiettorie, sopra, oltre i tetti dei palazzi in lontananza spunta un pezzo del ciuffo d’acqua del Jet d’eau – getto d’acqua che di giorno viene sparato in alto in zona lungolago – e a sovrastare ogni cosa sullo sfondo, se non ci sono nuvole, c’è la luce delle nevi del Monte Bianco.

È così che a Ginevra vien voglia di uscire e camminare. Poi, quando si vuole sperimentare una direzione nuova o risparmiare un po’ di energie, si prende un tram o un bus e si fa avanti e indietro, come tracciando dei ghirigori un po’ a casaccio su una mappa. E quando diventa buio sulla scoperta cala il sipario perché tutte le vie di una città che non conosci diventano uguali.

 Ginevra (Svizzera), 30 dicembre 2023 – 5 gennaio 2024

© Riproduzione riservata – foto credit La Sere

Viaggio a Ginevra: un giro per scoprire la cittàultima modifica: 2024-01-18T22:17:37+01:00da lesenedelase
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