Cervinia e il gusto del ritorno in luoghi già visti

Mentre ero a Cervinia riflettevo su come in questa estate 2021 tra Braies, Levanto, le Cinque Terre e Cervinia il tema dei miei viaggi sembra essersi fissato sul ritorno a luoghi già visti. Non è una novità che i miei ritmi siano sfasati rispetto alle tendenze emergenti, così in un’estate che sembrava concedere vedute più ampie di quella precedente io ho fatto scelte tutt’altro che orientate ad ampliare le mie visioni. Eppure questi ritorni non mi hanno annoiata, anzi mi hanno regalato pace e spirito di iniziativa. Cervinia e il gusto del ritorno nei luoghi

Ho sempre creduto che viaggiare fosse arricchirsi con esperienze diverse e dar spazio ogni volta ad un luogo nuovo. Ma la corsa ad introdurre mete sempre nuove per me ad un certo punto diventa un pensiero stressante. E i miei viaggi di fatto confermano che spesso sono tornata dove ero già stata, è successo ad esempio per la Cornovaglia, Spalato e Bad Gastein.

Indubbiamente un luogo già visitato rende più facili le cose, la mia indole tende istintivamente alla tranquillità e facilmente scivola verso l’abitudine. Ma tornare non è solo cedere ad una comfort zone che non dà pensieri. In fondo nel viaggiare non ci sono regole, chi l’ha detto che viaggia veramente solo chi allunga l’elenco delle sue destinazioni?

Quando il 21 agosto sono arrivata in Valtournanche e davanti a me è comparsa la vetta del Cervino ho pensato: “C’è ancora!!”. Tornare è rassicurante perché é come ripartire da un bel viaggio che ad un certo punto si è interrotto. Quando torno in un luogo sono meno condizionata dall’eccitazione della novità e avendo già un minimo bagaglio di informazioni logistiche ho più energie da dedicare alla ricerca, alla scoperta, all’immergermi nell’esperienza. Questo cos’è se non puro viaggio!

Tornare non equivale necessariamente a rifare le stesse cose allo stesso modo. Le esperienze si ripetono con una tranquillità che difficilmente si ha quando un luogo lo si scopre la prima volta. Tra le escursioni che conoscevo già a Cervinia ci sono il segnavia 13 e la salita in funivia al Plateau Rosa. Nel primo caso da 2050 metri in circa tre ore di cammino si arriva a poco più di 2800, lì c’è la base dei ghiaioni del Cervino, è dove la montagna si fa d’improvviso più verticale e da morbido verde diventa grigio aspro. Sembra davvero di poter parlare con il Cervino.

Lo scorso anno ci sono arrivata stanchissima e sono rimasta poco. All’andata avevo frainteso l’inizio del sentiero e al ritorno il cielo si era fatto grigio e temevo di non arrivare prima che scoppiasse un eventuale temporale. Quest’anno il tempo era migliore e conoscendo il percorso mi sono data un ritmo diverso. La sera ero comunque stanca ma contenta di aver avuto il giusto tempo per sedermi e contemplare il Cervino e accorgermi di quanto è ricco il panorama dei dintorni.

Sul ghiacciaio Plateau Rosa lo scorso anno ci ero stata in una mattina di cielo coperto, era uno degli ultimi giorni e temevo di non riuscire a fare questa esperienza, io che oltre i duemila ci ero stata poche volte e mai oltre i tremila. Mi ero sì goduta la gioia della neve a luglio ma non avevo potuto ammirare come quest’anno la cima del Monte Bianco in lontananza e il Cervino che visto da lassù sfoggia meglio la sua terza dimensione piramidale.

Anche andarmene da Cervinia negli scorsi giorni è stato meno doloroso. Togliere lo sguardo dal monte Cervino e sapere di non averlo più così vicino nella vita di tutti i giorni è un’idea che mi ha fatto venire qualche lacrima di dispiacere. Me ne sono andata però anche con la rassicurazione che questi giorni mi hanno permesso di completare un’esperienza di viaggio iniziata circa un anno fa.

Ho meglio compreso così il senso del tornare, e non è un concetto così malvagio, il ritorno evoca casa e questa sensazione non è che la conferma di aver vissuto veramente un luogo. Mentre ero a Cervinia mi è sembrata preziosa l’occasione di essere di nuovo lì e di riviverla o poter scoprire itinerari che non conoscevo. E quando si è fatta l’ora di partire ho sentito nascere più autentico e spontaneo il desiderio di pensare ad una nuova meta.

© Riproduzione riservata – photo credit La Sere

Cervinia e il gusto del ritorno in luoghi già vistiultima modifica: 2021-08-31T22:18:55+02:00da lesenedelase
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