Il primo sabato di rientro dalle ferie lo trascorro a camminare sulla sponda bresciana del lago d’Iseo. Tra Marone e Pisogne c’è un tratto della ex strada provinciale che si può percorrere solo a piedi o in bicicletta: è la ciclopedonale Vello-Toline. 
Dopo dieci giorni in Austria tra montagne e boschi mi è toccata una settimana al chiuso per lavoro e studio, e in vista del fine settimana il pensiero è andato subito alla ricerca di aria, acqua e silenzio.
Pur non essendo molto lontano da Bergamo il lago d’Iseo resta per me abbastanza inesplorato. I posti noti per me sono Sarnico, Paratico, Iseo e Monte Isola. In questo 2023, anno che unisce Bergamo e Brescia come Capitali Italiane della Cultura, mi piace pensare a qualche meta bresciana in tributo a questa condivisione, e visto che sinora fino a Marone non ero mai stata, la ciclopedonale Vello-Toline mi è sembrata perfetta. 
A Vello o a Toline si arriva anche in treno, soluzione agevole per chi arriva da Brescia. Io da Bergamo ho raggiunto Vello in auto. Da Sulzano il lago si allarga e ricorda alcuni scorci del Garda, ma pur essendo un caldo sabato di settembre qui in alcuni tratti si può avere il paesaggio quasi tutto per sé.
Vello è un piccolo borgo racchiuso tra il lago e la montagna la cui atmosfera introduce già alla ciclopedonale. Poco prima di entrare in paese infatti, la strada attualmente percorribile in auto entra in una galleria e lascia Vello sulla ex provinciale, oggi strada sostanzialmente a fondo chiuso, e dove finiscono le case c’è la sbarra e la prima galleria della ciclopedonale. 
Per accedere al percorso da Vello si parte quindi dall’abitato del paese, mentre da Toline la ciclopedonale inizia dal lungolago. È consentito entrare a piedi o in bici – qualcuno è anche armato di canna da pesca – e, superato il cartello di divieto per i mezzi motorizzati, tempo di infilarsi nella prima galleria o di superare una curva e ci si sente come su un’isola.
Dopo pochi metri si dimenticano i rumori di motori e il via vai di bar e abitazioni e tutto resta così per circa sei chilometri. Anche nelle ore in cui è esposta al sole, la strada è piacevole perché non ha dislivelli, le gallerie sono fresche e per niente buie e c’è abbondanza di verde che scende dalla montagna o costeggia il lago.
La strada è un tappeto d’asfalto che segue il dentro e fuori della montagna e non si cura di luce e ombra anche quando le pareti di roccia si fanno alte e verticali. I colori sono un po’ di spettinato verde che emana profumo di pianta da fico, l’elegante tono scuro di qualche cipresso solitario e la luce acquosa delle gradazioni verde-blu del lago. L’acustica è un silenzio che può essere disturbato solo dal ronzio delle biciclette o da qualche voce che procede in allegra compagnia. 
Rientrando da Toline a Vello guardo in lontananza la sagoma di Monte Isola e le case di alcuni paesi della sponda bergamasca e penso che non potevo scegliere posto migliore per un sabato di fine estate da trascorrere in cammino all’aria aperta.
Vello, frazione di Marone (Bs) – 2 settembre 2023
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